“Il contributo del Centro Strategico SRV al progetto” – Prof. Andrea Pirni, Presidente del Centro SRV

Intervista ARTICOLO - centro srv sinisa Pirni

Il progetto SInISA coinvolge diverse istituzioni, tra cui l’Università di Genova, l’ASL5 della Regione Liguria e l’Istituto Weizmann. Il Dipartimento di Medicina Sperimentale (DIMES) e il Centro Strategico di Ateneo SRV dell’Università di Genova svolgono un ruolo fondamentale nella pianificazione e nella valutazione dei risultati del progetto. Sarà coinvolto del personale afferente al DIMES/Centro Strategico di Ateneo SRV di UniGE per la pianificazione e supporto alla valutazione dei risultati prodotti in SInISA. Il contributo di questo Centro è fondamentale e assume una duplice valenza, che adesso andremo ad approfondire. La collaborazione interdisciplinare e internazionale con l’ASL5 della Regione Liguria e l’Istituto Weizmann promette di portare a risultati robusti e trasferibili.

Il contributo del Centro Strategico SRV dell’Università di Genova

Il Centro Strategico di Ateneo SRV dell’Università di Genova offre un contributo duplice al progetto SInISA, operando sia internamente che esternamente.

Il contributo del progetto internamente

“Internamente, il Centro Strategico di Ateneo SRV dell’Università di Genova offre l’opportunità di rafforzare le alleanze tra le diverse aree scientifiche e le loro competenze già presenti in Ateneo – spiega il Prof. Andrea Pirni, presidente del Centro Strategico SRV – Grazie al progetto SInISA, tutte le aree, dalle scienze fisiche alle scienze sociali, dall’informatica alla medicina, possono interagire, condividere conoscenze e collaborare sinergicamente. Questo permette loro di ottenere una visione più ampia sulla tematica, offrendo un prezioso supporto per l’intervento in questo campo”.

Il contributo del progetto esternamente 

“Esternamente, il contributo del Centro Strategico di Ateneo SRV dell’Università di Genova è altrettanto significativo. Ha la straordinaria capacità di far percepire lo screening come un elemento integrato non solo nella medicina e nell’informatica, ma anche nell’intera società. Questo contributo può senz’altro aumentare la sensibilizzazione delle persone riguardo alla tematica della prevenzione”, conclude il Prof. Andrea Pirni.

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