Il progetto SInISA si pone l’obiettivo di definire un modello organizzativo e una soluzione tecnologica a supporto di campagne di screening di nuova generazione, oltre all’organizzazione di un data space per future ricerche nell’ambito delle malattie oncoematologiche e cardiovascolari.
L’iniziativa segna quindi una svolta nella prevenzione di queste patologie, grazie all’applicazione della genomica come strumento per identificare precocemente i fattori di rischio nella popolazione.
Al centro di questa iniziativa vi è il ruolo chiave dei Medici di Medicina Generale (MMG), come sottolineato dal Dott. Paolo Cavagnaro, Direttore Generale di ASL5 La Spezia, a margine del congresso “La genomica nella prevenzione: nuove frontiere”, svoltosi il 30 novembre.
Un ruolo cruciale per la sensibilizzazione dei cittadini
“L’obiettivo del congresso è stato quello di informare e coinvolgere i MMG del territorio spezzino sul ruolo della genomica nella prevenzione, soprattutto delle malattie croniche e delle malattie oncologiche”, spiega il Dott. Cavagnaro. “Riguardo la finalità di SInISA, i MMG si pongono, infatti, come attori attivi nel promuovere questo progetto, informando i cittadini sull’importanza della prevenzione tramite la genomica”.
Attraverso un semplice prelievo venoso, verrà effettuata un’analisi genomica approfondita, che consentirà di studiare il rischio genetico dei partecipanti di malattie oncoematologiche e cardiovascolari.
Questo processo non si limita alla raccolta dei dati, ma prevede un accompagnamento per i cittadini che risulteranno a rischio. “Chi sarà positivo ai test genomici sarà seguito in un percorso di follow-up. Non si parla naturalmente di fare delle terapie, ma si tratta di uno studio di prevenzione. Infatti la genomica ha un ruolo fondamentale nel prevenire le malattie” conclude il DG dell’ASL5 spezzina. Un approccio quindi che valorizza la capacità predittiva della genomica per migliorare la salute pubblica.
La relazione diretta e quotidiana dei Medici di Medicina Generale con i pazienti rappresenta un valore aggiunto insostituibile per il progetto SInISA.
I MMG non sono solo un punto di contatto, ma un punto di fiducia per i cittadini. Sono loro che possono sensibilizzare meglio di chiunque altro sull’importanza di questa nuova frontiera della prevenzione.
Il compito dei medici sarà duplice: da un lato, inviare i pazienti da avviare al percorso genomico; dall’altro, essere promotori attivi della cultura della prevenzione, spiegando in modo chiaro il valore di uno studio che punta a prevenire, piuttosto che curare, questo tipo di patologie.