Il valore sociale e umanitario del progetto SInISA risiede nel tentativo di identificare, prototipizzare e sperimentare strumenti che permettano al sistema sanitario di governare la rivoluzione clinico-digitale, rispettando i principi di universalità, uguaglianza ed equità. Lo studio sul modello organizzativo si basa sui processi e sugli aspetti clinici di nuovi metodi di screening basati su indagini genetiche, utilizzando marcatori di invecchiamento e la predizione dello sviluppo di patologie emato-oncologiche e cardiovascolari nella popolazione adulta e anziana.
Questo studio sarà guidato dal Dipartimento di Medicina Sperimentale (DIMES) dell’Università di Genova, sotto il coordinamento della Prof.ssa Emanuela Marcenaro, capogruppo presso il laboratorio di Immunologia Molecolare, con il supporto della ASL5 ligure e la supervisione del responsabile scientifico del progetto, Prof. Francesco Frassoni.
Vediamo allora nel dettaglio tecnico/scientifico come il progetto SInISA intende affrontare queste sfide.
Sistemi di gestione integrata di nuovi processi di screening
Lo screening è uno strumento cardine per la prevenzione secondaria e la diagnosi precoce delle patologie. Esempi di prevenzione secondaria sono i programmi di screening rivolti alla popolazione femminile asintomatica per la prevenzione del tumore al seno (screening mammografico) e del tumore alla cervice uterina (screening cervicale). Nell’ambito del progetto SInISA, si partirà da uno stato dell’arte che prevede sistemi informativi in grado di gestire questi processi.
Il progetto SInISA vuole porre l’attenzione sull’integrazione della componente genetica negli screening, che introduce aspetti nuovi e delicati. Effettuare diagnosi pre-sintomatiche o di predisposizione a una malattia richiede l’applicazione di una serie di accortezze metodologiche, comportamentali, organizzative, informative, di sicurezza e di privacy. Questi aspetti necessitano la realizzazione di sistemi gestionali di screening di nuova generazione, e questo è uno degli obiettivi principali di SInISA.
La partecipazione al progetto dell’Università degli studi di Genova e della Professoressa Emanuela Marcenaro
L’Università degli Studi di Genova è attiva nel progetto tramite il Dipartimento di Medicina Sperimentale (DIMES) e in particolare con il laboratorio di Immunologia Molecolare, il cui capogruppo è la Professoressa Emanuela Marcenaro, specialista in Patologia Clinica, Professore Ordinario di Istologia e Vicepresidente del Centro Strategico di Ateneo sulla Sicurezza, Rischio e Vulnerabilità.
La Prof.ssa Marcenaro ha partecipato attivamente all’identificazione di un’ampia serie di recettori delle cellule NK e alla produzione di specifici anticorpi monoclonali (mAb) brevettati per applicazioni cliniche contro i tumori, come il recettore NKG2A. Queste scoperte, realizzate dal gruppo di ricerca del laboratorio di Immunologia Molecolare, hanno contribuito a migliorare la nostra conoscenza delle interazioni tra cellule immunitarie e tumori, aiutando così la comunità scientifica a sviluppare terapie antitumorali più mirate ed efficaci. Ad esempio, alcune delle molecole scoperte sono oggi utilizzate negli studi clinici e nella pratica clinica.
Quali sono le potenzialità e le criticità per attivare i nuovi processi di screening?
Attualmente, l’obiettivo principale del gruppo di ricerca coordinato dalla Prof.ssa Marcenaro è identificare e caratterizzare nuovi marker predittivi di sviluppo tumorale e sfruttare queste nuove conoscenze per strategie di screening, diagnostiche e terapeutiche. Sicuramente esistono delle criticità che questa sperimentazione innovativa potrebbe incontrare, come la difficoltà nel reperire e gestire i campioni. Tuttavia, la forza del progetto risiede nella sinergia tra le varie unità con competenze diverse che lavorano insieme.
Non possiamo non evidenziare le enormi potenzialità dello studio. L’obiettivo è ottenere dati sufficienti per prevenire la malattia e acquisire una conoscenza approfondita che permetta di gestirla efficacemente. Questa rappresenta una grande sfida, ma siamo certi che il team della Prof.ssa Marcenaro riuscirà a portarla a termine nel migliore dei modi.